La prima missione di Vodafone

novembre 27, 2006

Per collegarmi all’ultimo post sulle communities Vodafone, ecco finalmente arrivata l’email con le istruzioni per partecipare alla prima missione speciale.missione vodafone

ora… va bene il cavo telefonico (coerente con il resto della campagna), va bene dover filmare la scenetta insieme al compagno di squadra, ma il mezzo di locomozione speciale + luogo pubblico + storia pazza… non vi sembra di chiedere troppo?

e poi. scusate se sono veniale: cosa si vince?!

Le communities Vodafone

novembre 21, 2006

I primi di novembre Vodafone ha lanciato su www.lifeisnow.it un’interessante iniziativa.
Dico interessante perchè mi interessa, cioè suscita interesse e curiosità. Infatti le informazioni a disposizione non sono molte. Sul sito viene chiesto di “formare la tua squadra” con la quale portare a termine le missioni che verranno assegnate prossimamente.

“Originali e determinati, è così che vi vogliamo! Iniziate a scaldare i muscoli: tra poco si parte con la prima missione! E lì, non potrete bluffare”

Io ho aderito immediatamente (tra le prime 20), con l’aiuto della mia amica Vin, e ho compilato da brava utente 2.0 il profilo della squadra con tanto di foto (orrenda) e di motto. Ma dal 9 novembre in qua ancora nulla è mutato. La mia curiosità rischia di trasformarsi in apatia se non succede qualcosa entro fine mese.

Su questo sito in effetti non è attiva una vera e propria community (perchè le persone non possono comunicare tra di loro se non lasciando dei commenti nei profili altrui), nè un social network (perchè si possono solo dare voti alle altre squadre ma non si possono aggiungere gli utenti ad una lista di amici). Condivido quindi pienamente la scelta di aver usato il termine “squadra” cioè gruppo di persone finalizzato allo svolgimento di un compito. stop.

Ma vediamo ora una community autentica, nata spontaneamente.

Essendo iscritta al forum la news mi è arrivata via email: il forum VodaWorld si appresta ad organizzare il 3° raduno nazionale. La data prescelta è sabato 16 Dicembre a Bologna. A dir la verità il precedente raduno non aveva riscosso particolare successo, su 3000 iscritti solo una decina si sono incontrati a Roma. Chissà, magari tutti gli altri hanno assistito grazie ad una videochiamata 🙂

Scherzi a parte, VodaWorld è il forum di riferimento per tutti gli utenti Vodafone alla ricerca di notizie in anteprima su promozioni e piani tariffari, telefoni e problemi tecnici. Utile e affidabile.

(da quando non ci lavoro più ho sviluppato una teoria tutta mia ispirandomi ai 6 gradi di separazione che dice: ogni persona in Italia conosce qualcuno che lavora o ha lavorato per Vodafone)

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la uichipidia dialetale

novembre 21, 2006

Finchè ti imbatti nella versione napoletana di wikipidia ti fai due risate e niente più: sono dei simpaticoni, te le aspetti queste trovate.
ma quando spinto dalla curiosità googli “wikipedia veneto” e scopri che esiste anche la versione veneta, ci rimani di sasso! non è possibile!

approfondisci un po’ di più e, ok è tutto normale, ci sono anche tutti gli altri dialetti italiani 🙂

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Blog per tutti

novembre 16, 2006

Mentre guardavo la posta sono stata attirata da un link sponsorizzato di Gmail.


Strano, ho pensato, devo essermi persa qualche notizia importante per strada. Nasce una nuova piattaforma di blogging e non ne so niente? Colmiamo immediatamente questa lacuna!

click.

argh.

mai visto niente di più abominevole… O_O

E’ un insignificante post su un’affissione di una agenzia di pompe funebri torinese (non lo linko nemmeno!).

Non c’è giorno senza che almeno 3 o 4 persone arrivino su questo blog usando keyword come ‘aprire pompe funebri’, ‘costi funerale’…

sigh

Tra l’altro l’agenzia che ho nominato nel post non ha nemmeno un sito. Forse dovrei contattarli per fornirgli la mia consulenza internettiana?

Innocent blog

novembre 7, 2006

Uno dei miei branded blog preferiti è sicuramente “Daily thoughts” di Innocent drinks.

Questa piccola azienda che produce e distribuisce deliziosi succhi di frutta assolutamente senza conservanti e additivi è partita davvero con il classico carretto delle limonate.

We call them innocent because our drinks are always completely pure, fresh and unadulterated. Anything you ever find in an innocent bottle will always be 100% natural and delicious -and if it isn’t, get on the banana phone and make us beg for forgiveness.

Un giorno (era il 1998) ad un festival musicale a Londra si misero
a distribuire frullati, anzichè birre, chiedendo ai clienti se secondo
loro valesse la pena ripetere quell’iniziativa. Ed evidentemente le
risposte furono a maggioranza positiva. E oggi Innocent è distribuita dai grandi magazzini Saintsbury, EAT cafè e altre catene come Tesco, Boots e Starbucks.

Il blog è partito a giugno di quest’anno con lo scopo più semplice e innocente che ci possa essere: condividere. Condividere le foto dei dipendenti, le iniziative in corso, le esperienze vissute, i commenti ricevuti…
Tra gli argomenti principali si parla ovviamente di frutta e alimentazione sana, con un occhio di riguardo per l’ecologia. Quello che rende il blog così speciale sono le piccole cose: le foto degli uffici, la Vespa tappezzata di erbetta, i campi di mirtilli, le festicciole, i bigliettini scritti a mano… e il tutto in modo simpatico e amichevolmente aperto al dialogo, non solo all’ascolto. A proposito di disponibilità e apertura verso il prossimo, mi ha colpito molto questo post di Dan, il quale rivolgendosi ad un utente che gli aveva chiesto di spiegare sul blog come fosse nata l’idea di Innocent Drinks, lo invitava a chiamarlo al telefono per poterglielo raccontare a voce, perchè… Stories are much better when you get to tell them, even if it’s on the phone.

Ma il motivo per cui mi sono davvero affezionata a Innocent è l’iniziativa “Supergran”: per tutto dicembre in alcuni punti vendita selezionati vengono distribuite delle bottigliette di succo di frutta con il berrettino 🙂

Proprio così! I consumatori… argh.. non mi piace per nulla questo termine.. Le persone (già meglio) disegnano e realizzano a maglia o all’uncinetto i “berrettini” e poi li inviano semplicemente per posta alla Innocent. Per ogni bottiglietta imbacuccata venduta, 50p verranno devoluti ad una associazione a sostegno degli anziani.

Altro che il don’t be evil’ di Google…

Qui sotto io e Dora, un paio di anni fa a Londra a Fruitstock, il festival organizzato da Innocent (io sono quella con la gonna)

tutti i cappellini su flickr

PS: anch’io voglio la bottiglietta con il cappellinoo!!!!

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Non me lo tolgo dalla mente

novembre 6, 2006

Da quando ho segnalato Mycancerplace.com non riesco a pensare ad altro. Alla vera community utile.
Mi vengono in mente anche i forum di gravidanzaonline.it o di mammeonline.net in cui i futuri o novelli genitori si scambiano opinioni ed emozioni su qualsiasi tema riguardi l’avere un bambino. Sono davvero una miniera di informazioni e di supporto per chi si trova magari alla prima esperienza e cerca uno spazio in cui poter fare delle domande, cercare consigli…
Ma non è esattamente questo che ho per la testa. Quali esempi abbiamo in Italia di social networks di pubblica utilità? Siti che offrano un servizio di community non legato all’entertainment?

Credo seriamente che se l’idea mi rimane in testa ancora un po’, potrei, in un futuro prossimo, farmi promotrice di questo progetto, impegnandomi personalmente per realizzare un social network italiano dedicato ai pazienti oncologici.
In fondo, perchè no? Sono sicura che di persone disposte a collaborare ce ne sarebbero parecchie.
Che ne pensate?

foto di SleepyOwl

“Foto raduno the gate”

novembre 1, 2006

Per tutti quelli che sono arrivati a questo sito cercando nei motori di ricerca “foto raduno the gate” (grazie wordpress!), c’è una sorpresa per voi!
Ho finalmente messo su flickr tutte le mie foto del 2001 e 2002 dei raduni a cui ho partecipato.

Le trovate qui e qui 🙂

ex deghettiani, fatevi vivi 🙂

UPDATE: vi segnalo anche il sito di Maboh Doredhel, gli elfi di TheGate (che hanno continuato a radunarsi fino alla chiusura del MUD a settembre 2005), quello di Sagat, di Quade, di Domle

in più il novello forum creato da me qualche minuto fa per recuperare tutti i nostalgici del gioco Outside The Gate MUD

Mycancerplace.com è un social network americano alla myspace dove gli utenti non sono i soliti teen-agers esibizionisti o fashion designers (vedi Glamour di ottobre…), bensì persone malate di cancro.
Gli utenti non si scambiano video o mp3 ma esperienze, consigli e supporto psicologico. Nei forum e nei gruppi la gente parla delle cure che sta effettuando, della competenza di una struttura ospedaliera, oltre che a come vive la malattia giorno per giorno.
Ogni utente compila una pagina personale con il proprio profilo indicando la tipologia di cancro da cui è affetto e attraverso il motore di ricerca dedicato, può mettersi in contatto con persone che hanno la sua stessa patologia.

La trovo un’iniziativa molto intelligente e soprattutto utile, che si potrebbe esportare facilmente in Italia.
Perchè non aprire un’area community sul sito dell’Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici oppure sul sito delle mille altre associazioni di questo tipo che operano in Italia?
E’ solo una carenza di fondi?

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foto di Duckzin

Senza partecipazione una community muore. Nel caso specifico questo blog sembra essere in letargo.
E devo dire che la dis-connessione casalinga non aiuta.